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Diritto allo Sport in Costituzione: perché ancora non esiste e quando arriverà

Il lockdown, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha reso ancora più evidente a tutti l’importanza dell’attività fisica per il raggiungimento di un adeguato livello di benessere. Come popolo ci stiamo sempre più avvicinando alla piena consapevolezza dell’importanza dello sport nelle nostre vite ma la politica ancora fatica a intercettare questa nuova sensibilità e a legiferare in maniera tale da favorire realmente l’avvicinamento di tutti all’attività sportiva.

Lo scorso marzo il Senato, con un’ampissima maggioranza, ha dato il primo via libera al DDL costituzionale che punta a modificare l’art. 33 della nostra Costituzione per inserire per la prima volta il diritto all’attività sportiva per tutti. Cosa cambierebbe se questa modifica costituzionale diventasse realtà? Proviamo insieme a capirci di più.

Cosa si intende per diritto allo sport?

Con l’inserimento del diritto allo sport in Costituzione l’attività motoria sarebbe riconosciuta ufficialmente, anche dal legislatore italiano, come uno strumento fondamentale per lo sviluppo della persona e per il mantenimento di una buona condizione di salute e, pertanto, almeno sulla carta, diventerebbe un diritto inalienabile di ognuno di noi. La modifica costituzionale attualmente all’esame del Parlamento inserirebbe all’interno dell’art. 33 della Carta la frase ‘’La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme’’. Si tratta di un’aggiunta breve ma estremamente significativa: infatti, con questa modifica, lo Stato riconoscerebbe ufficialmente il valore benefico dello sport sia per il corpo che per la mente e si impegnerebbe a tutelarlo dai più alti livelli professionistici fino all’attività amatoriale anche individuale.

Il riferimento al ‘’valore educativo’’ potrebbe aprire le porte a un radicale cambio di paradigma nel complicato rapporto tra la scuola italiana e lo sport. Siamo sicuri che a molte delle persone che stanno leggendo questo articolo è capitato di non riuscire a conciliare la pratica sportiva con la scuola anche a causa dell’errata convinzione di molti docenti che lo sport rappresenti semplicemente uno svago che distrae dallo studio. Le potenzialità di questa modifica costituzionale sono molteplici e tutte molto interessanti ma la verità è che, purtroppo, anche se dovesse essere approvata, il rischio che resti lettera morta è molto alto se non sarà accompagnato da adeguati interventi legislativi ed economici che possano realmente mettere tutti nelle condizioni di approcciare all’attività fisica fin da bambini e portare avanti un corretto stile di vita.

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